Credito d’imposta Transizione 4.0: risorse esaurite, ma le opportunità restano. Le imprese possono ancora presentare la comunicazione preventiva e mantenere una posizione valida in graduatoria. Con il contributo dell’Ing. Marco Belardi, illustriamo il quadro normativo attuale, le scadenze da rispettare e le strategie operative per non perdere l’accesso all’incentivo.
Dal 17 giugno 2025 è attiva la nuova piattaforma GSE per comunicare gli investimenti legati al credito d’imposta Transizione 4.0. Il processo prevede tre fasi obbligatorie, scadenze stringenti e un limite di risorse. Il supporto di consulenti esperti facilita l’accesso e la piena valorizzazione dell’incentivo.
Il Decreto Direttoriale del 15 maggio 2025 del MIMIT introduce un nuovo modello di comunicazione obbligatorio per accedere al credito d’imposta per beni strumentali materiali
La Legge di Bilancio facilita il cumulo degli incentivi di Transizione 5.0, ora compatibili con fondi europei a condizione che non coprano le stesse spese. Tuttavia, resta l’incompatibilità con le agevolazioni per ZES e ZLS. La pianificazione fiscale va fatta attentamente per ottimizzare gli investimenti, evitando sovrapposizioni e massimizzando i benefici nel rispetto delle normative vigenti.
La Legge di Bilancio 2025 ha apportato numerose variazioni sulle misure Transizione 5.0 e 4.0, ma non tutto quanto previsto negli emendamenti è stato confermato nella stesura definitiva. Analizziamo quali sono state le conferme e le inaspettate esclusioni, in attesa dei chiarimenti e approfondimenti da parte dei soggetti coinvolti.
Il recente maxi-emendamento alla legge di bilancio 2025 ridimensiona il Piano Transizione 4.0, tagliando gli incentivi per la digitalizzazione, soprattutto per i software. Con un tetto di spesa limitato e scadenze anticipate, le PMI rischiano di perdere competitività. Critiche emergono sul compromesso per innovazione e sviluppo a favore del contenimento spese.
La Regione Veneto ha lanciato il Fondo Veneto Competitività – Sezione Transizione: 42 milioni di euro per sostenere le imprese del territorio nella transizione verso modelli produttivi sostenibili e l’adozione di tecnologie avanzate. L’iniziativa offre contributi e finanziamenti agevolati per investimenti che riguardano Transizione 4.0 e l’economia circolare
La UNI/PdR 171:2024 guida le imprese nella sistematica reportistica per Industria 4.0, affrontando complessità normative e gestionali. I professionisti di IM sono fieri di aver contribuito per il Polo Tecnologico Alto Adriatico con UNI alla redazione di questa nuova prassi che standardizza processi offrendo strumenti pratici per una gestione documentale efficace e competitiva.
Il DL 39/2024 ha introdotto l’obbligo di comunicazione preventiva per gli investimenti Industria 4.0. Come regolarizzare eventuali omissioni o errori in questa comunicazione, evitando la perdita dei benefici fiscali? Vediamo in questo articolo requisiti, condizioni e procedura dettagliata per la regolarizzazione.
Il MEF ha avviato una consultazione pubblica sui bonus per i beni materiali 4.0 e sugli incentivi per investimenti in ricerca e sviluppo. Le aziende hanno tempo fino al 18 novembre 2024 per inviare le proprie osservazioni, contribuendo così alla definizione di politiche realizzate sulle esigenze del comparto.
