Errore 4.0 #2 – Il perito configura l’interconnessione e lo scambio dati del macchinario

Facendo esperienza sul campo, ci siamo spesso imbattuti in curiosi falsi miti che ruotano attorno al mondo del 4.0: li abbiamo collezionati in una carrellata con lo scopo di fare cultura 4.0 in modo leggero e scherzoso.

Vi presentiamo quindi il 2° ERRORE 4.0 che tratta il misunderstanding che grava sul ruolo del perito nelle operazioni di interconnessione.

Il perito configura l’interconnessione e lo scambio dati del macchinario

 

Cos’è l’interconnessione

L’interconnessione è definita come il collegamento della macchina al sistema informativo aziendale e deve avvenire attraverso un protocollo standard de iure o de facto, per esempio TCP/IP od OPC-UA, in base a cui si instaura uno scambio di dati che permette di inviare informazioni alla macchina e di riceverne.

Questa caratteristica è uno dei requisiti da soddisfare per accedere alle agevolazioni e su questa si basano a loro volta anche altri requisiti tecnici da soddisfare. Essa costituisce quindi un passaggio fondamentale su cui si fondano diverse attività successive relative al paradigma 4.0. A riprova di ciò il fatto che la data di avvenuta interconnessione viene riportata tipicamente sulle perizie o sull’autocertificazione insieme con la data in cui questa è stata verificata dal perito o da chi si sta autocertificando.

Per poter permettere un corretto dialogo tra la macchina e il sistema informativo aziendale, questa operazione coinvolge da un lato i fornitori dei macchinari che devono rendere disponibili i dettagli del protocollo utilizzato, dall’altro i responsabili IT o comunque coloro che si occupano del tema informatico e software dell’azienda acquirente che devono poter interagire con la macchina proprio utilizzando tale protocollo.

Perchè Errore 4.0?

Perché l’interconnessione è un’operazione demandata a specialisti informatici nell’ambito industriale o spesso, in ambito dell’Agricoltura di precisione, dai tecnici dei rivenditori o dei produttori dei macchinari quando questi vengono consegnati e avviati.

Si tratta di un’operazione importante e delicata che va pianificata con cura ed eseguita con competenza verificando che i dati scambiati siano corretti e la comunicazione avvenga senza problemi o difetti.

Al perito spetta invece di verificare che questa comunicazione sia stata instaurata e che i dati vengano effettivamente scambiati.

Un esempio

Pensiamo ai differenti ruoli svolti dall’istruttore di scuola guida e dall’esaminatore della motorizzazione civile. Mentre il primo è chiamato a istruire il candidato all’esame e a curarsi della sua preparazione, il secondo verifica la preparazione del candidato e stabilisce l’esito positivo o negativo all’esame del candidato stesso, ma non entra nel merito della sua preparazione.

Per concludere, il nostro suggerimento è di verificare per tempo e comunque prima delle verifiche peritali, che l’interconnessione sia stata adeguatamente instaurata ai fini di soddisfare anche gli altri requisiti necessari al paradigma 4.0.

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