La proroga per la consegna dei beni prenotati nel 2022

Sarà Settembre o Dicembre 2023?

La legge di bilancio 178/2020, conformemente alle leggi precedenti, stabilisce la possibilità di prenotare l’acquisto di beni funzionali a industria 4.0 pagando almeno il 20% del loro importo a titolo di acconto entro l’annualità in corso mantenendo l’aliquota agevolativa vigente nella medesima annualità, a condizione che la consegna dei beni avvenga entro il 30 giugno della annualità successiva.

Qualora i beni non venissero consegnati entro tale data l’aliquota di agevolazione applicata sarebbe quella della annualità in cui avviene la consegna.

Per esempio, per mantenere l’agevolazione del 40% vigente nel 2022, sarebbe occorso versare un acconto di almeno il 20% entro il 31 dicembre 22 e vedersi consegnato il bene entro il 30 giugno 2023. Se la consegna avvenisse dal 1 luglio 2023 in poi l’aliquota di agevolazione applicabile sarebbe del 20%, come previsto dalla legge 178/2020 per il 2023.

Lo scorso anno vista la difficoltà di reperimento delle materie prime e la situazione internazionale il governo, anche su sollecitazione delle associazioni di categoria, era intervenuto con un decreto che aveva prorogato la data limite per la consegna dei beni al 31 dicembre 2022 rispetto al 30 giugno 2022 indicato dalla legge.

Poiché la situazione relativa alle forniture di materie prime non è migliorata rispetto all’anno precedente, dalle associazioni di categoria e dagli operatori del mercato è arrivata la richiesta di agevolare le aziende prorogando nuovamente la data limite di consegna del 30 giugno 2023 stabilito dalla legge, in analogia con quanto fatto l’anno precedente.

Si è assistito però a un piccolo pasticcio in quanto il Governo aveva annunciato il 21 dicembre, come riportato anche sulla pagina del MiSE (diventato ora Mimit), di aver inserito la proroga delle consegne nel Decreto Milleproroghe in redazione in quel periodo, prolungando le consegne al 31 dicembre 2023.

Lo stesso Governo non aveva quindi inserito il tema della proroga della data limite di consegna dei beni nel testo del disegno di legge in discussione al Parlamento.

Durante la discussione sono però stati proposti diversi emendamenti sul tema finché alla fine è stato approvato quello che prevede la proroga delle consegne fino al 30 settembre 2023.

Infatti la Legge 197/2022 ossia la Legge di Bilancio 2023, all’art. 1, comma 423, dice:

All’articolo 1, comma 1057, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, concernente il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, le parole: «ovvero entro il 30 giugno 2023» sono sostituite dalle seguenti: «ovvero entro il 30 settembre 2023».”

Successivamente il Decreto Milleproroghe è stato pubblicato a fine dicembre 2022 omettendo il riferimento alla proroga della data limite per le consegne, presumibilmente in quanto la Legge 197/2022 avrebbe comunque avuto maggiore “autorità” sul punto.

Questo ha però creato un po’ di confusione, visto l’avvicendarsi delle comunicazioni e delle posizioni interne allo stesso Governo, confusione che regna tuttora con diversi operatori del settore che indicano date diverse tra loro, chi facendo riferimento, a questo punto impropriamente, alla notizia diffusa dal Mimit/MiSE, chi facendo riferimento, correttamente, alla Legge di Bilancio 2023.

Concludendo quindi, ad oggi e a meno di futuri Decreti o altre azioni, la data limite per la consegna dei beni prenotati nel 2022 rimane il 30 settembre 2023.

 

Consegna o interconnessione?

Un altro punto importante da chiarire è che la data limite si riferisce alla data di consegna dei beni, non alla loro interconnessione come riportato erroneamente in qualche articolo.

Il riferimento della legge è all’effettiva disponibilità dei beni per l’azienda acquirente, ovvero l’effetto traslativo della proprietà dal fornitore al fruitore del bene.

L’Interconnessione può avvenire anche in un secondo tempo, che suggeriamo sia comunque molto prossimo alla data di consegna ancorché la legge abbia chiarito la possibilità della cosiddetta interconnessione tardiva, che però abbiamo visto interpretata in maniera diversa da soggetti diversi.

 

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